17 Febbraio 2023

Come scegliere la piegatrice più adatta alla tua azienda: i 5 criteri chiave

Il mondo delle presse piegatrici è ricco di opzioni. Scegliere quella più adatta alle proprie esigenze, e che vi aiuti a raggiungere risultati eccellenti in termini di qualità, può risultare difficile. Si tratta di una decisione importante per qualsiasi azienda che si occupa di lavorazione della lamiera. Per aiutarvi nella scelta, abbiamo stilato una lista dei 5 criteri chiave che dovete tenere in considerazione quando scegliete una pressa piegatrice, in modo da poter effettuare una scelta informata e ottimizzata, sulla base delle vostre necessità.

1. Semplicità d’uso

Oggi, le aziende che si occupano di piegatura, riscontrano grosse difficoltà nel trovare personale specializzato, e sono in balia di un continuo ricambio di personale. Per questo motivo la pressa piegatrice deve essere semplice da utilizzare, con controlli intuitivi e facilmente accessibili ad ogni livello di esperienza, affinché la macchina possa essere utilizzata con le medesime modalità sia del piegatore più esperto, sia da chi entra in questo settore per la prima volta. Tutto ciò garantirà un flusso di lavoro efficiente e una riduzione degli errori operativi. Altro aspetto importante in questo senso è rappresentato dalla possibilità di creare l’interconnessione tra la pressa piegatrice e l’ufficio tecnico che si occupa della programmazione.

2. Precisione e costanza

La precisione e la costanza nella piegatura sono elementi chiave per garantire la qualità del prodotto finito. È necessario scegliere una piegatrice che offra un’elevata precisione fin dall’inizio, permettendo la correttezza della piega al primo colpo, e che mantenga questa precisione con costanza. Questo influisce soprattutto in termini di tempo, perché consente di evitare il controllo di ogni angolo dopo la piega, specialmente se si tratta di pezzi pesanti e faticosi da manipolare.

3. Ergonomia

La piegatrice ideale deve essere ergonomica e confortevole da utilizzare. Solitamente infatti, si pensa che basti seguire il CNC, il ‘cervello’ della macchina che ti guida durante le fasi di lavoro. Occorre però, che la macchina sia facilmente attrezzabile e adattabile in ogni momento, prima e durante il processo di piega. Ad esempio, un vantaggio notevole può essere dato dalla dotazione di bloccaggi pneumatici autoallineanti, privi di tubi di collegamento e collocabili in qualsiasi posizione, senza l’utilizzo di attrezzi. Un altro esempio è l’aggiunta del cambio utensili automatico, per compiere attrezzaggi frequenti e setup complessi, gestire utensili costosi e pesanti o pezzi speciali. Questo migliorerà la produttività e ridurrà il rischio di infortuni sul lavoro.

4. Impatto sul flusso di lavoro

La pressa piegatrice deve integrarsi perfettamente nel flusso di lavoro e non causare rallentamenti, interruzioni o difficoltà. È necessario analizzare l’intero processo, non solo la fase di piegatura, per poter effettuare una scelta che apporti delle migliorie sia prima, sia dopo di essa. Di solito, le operazioni possono essere nell’ordine: progettazione, taglio, movimentazione, piegatura, preparazione, saldatura e finitura. Ciascuna di esse è strettamente collegata e incide sulle altre. Pertanto, sarebbe opportuno scegliere una pressa piegatrice che permetta di ottenere un pezzo ottimale con correzioni minime, nel minor tempo e con un solo operatore, con un ridotto sforzo muscolare e un processo più sicuro. Ad esempio, un pezzo facile da piegare, significa un pezzo più semplice da progettare e tagliare; una piega perfetta, permette di passare il pezzo direttamente alla fase di saldatura evitando la preparazione e/o correzione. In questo modo quindi, si riducono i tempi morti e vi è un netto aumento della produttività e dell’efficienza.

5. Controllo delle performance

La pressa piegatrice deve avere un sistema di controllo integrato che permetta di monitorare e ottimizzare il lavoro. La macchina deve consentire ai vari reparti, di poter controllare costantemente la sua produzione e lo stato di avanzamento dell’operatività. Non solo dal punto di vista quantitativo, ma soprattutto da quello qualitativo. È importante, infatti, sapere se la piegatrice sta lavorando correttamente o meno, magari attraverso un report di piegatura. Ciò si traduce nella capacità di controllarne le performance, e di conseguenza la qualità del prodotto finito. Di solito, il piegatore agisce manualmente, verificando l’angolo con il goniometro; utilizzando, invece, un sistema come il controllo dell’angolo ad esempio, è possibile monitorare la quantità e la qualità dei pezzi prodotti in maniera più rapida ed efficace. Questo vi aiuterà a identificare eventuali problemi e a migliorare continuamente il vostro processo di lavoro.

In conclusione, la scelta di una pressa piegatrice è una decisione importante che dovrete fare con attenzione. Tener conto di questi 5 criteri, vi aiuterà sicuramente a scegliere la pressa più adatta alle vostre esigenze. Va ricordato, però, che tali esigenze sono diverse a seconda del settore e del tipo di prodotto da realizzare. Pertanto l’aspetto più importante, è sempre rappresentato dalle vostre necessità: ogni pressa piegatrice, deve essere pensata come un abito, realizzato su misura per voi.

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