“Piero – racconta Belmino Baggetto, che con lui ha lavorato fianco a fianco per 30 anni – è sempre stata una persona squisita, sia a livello umano che professionale. Il lungo percorso che ho avuto insieme a lui in azienda non è mai stato condito da screzi o incomprensioni, perché Piero è sempre stata una persona equilibrata, ed è stato un piacere lavorarci assieme”.
Classe 1960, di Castagnole di Paese, Pierantonio Pontello frequenta le scuole professionali per congegnatore meccanico. Una passione, quella per la meccanica, che l’ha sempre guidato. Il padre, dipendente alla Osram, e agricoltore nel tempo libero, lo asseconda. Studia come tornitore e fresatore ed inizia a lavorare presso una piccola carpenteria del paese. Dopo che l’ultima ditta in cui lavora fallisce, grazie a degli amici prova a proporsi alla Gasparini. È il 1984, Piero ha 24 anni, è giovane ed entusiasta, ha una grande passione per torni e frese e inizia da qui il suo lungo percorso in azienda.
“Agli inizi realizzavo saldature – racconta –, poi ho cominciato ad occuparmi di premontaggio meccanico, montaggio, preparazione e finitura delle macchine, soprattutto le cesoie. Quindi sono passato a fare anche collaudi, manutenzioni e infine servizio di assistenza esterna. Pian piano ho iniziato a recarmi sempre più spesso all’estero: Europa, ma anche Cina, Australia, India, Sudafrica. Insomma, anche se ho visto più zone industriali che altro, posso dire davvero di aver girato il mondo”.
Ma è con le cesoie, almeno agli inizi, che Piero si specializza, conoscendole sin nei minimi particolari, tanto che per lui non hanno più segreti. “Anche negli ultimi anni mi è capitato di sistemare vecchie cesoie degli anni Ottanta e Novanta. Credo di essere rimasto uno dei pochi a capire ancora come funzionano”. Per questa sua dote innata, unita alla grande esperienza, pian piano comincia ad essere noto nell’ambiente come “The king of the shears”, il re delle cesoie.
“Dopo tanti anni, è giusto che mi fermi. Pur avendo sempre voluto tramandare questo grande bagaglio di conoscenze ed esperienza, mi rimane il piccolo cruccio di aver voluto dare qualcosa in più, specie ai giovani che arriveranno. È vero, però, che in un settore come il nostro c’è sempre da imparare e pure io che sono stato qui tanti anni, ho sempre dovuto studiare le ultime novità, giorno dopo giorno. Perché c’è sempre da conoscere qualcosa di nuovo”.
“C’è una cosa che ho sempre ammirato in Piero – conferma Belmino – e cioè il fatto che lui, partito come meccanico, sia comunque riuscito ad adattarsi negli anni, man mano che l’evoluzione delle macchine progrediva, e anche ad affrontare problemi elettronici e idraulici, di cui inizialmente non sapeva nulla. Con grande curiosità e impegno è riuscito a maturare una forte competenza anche su ambiti a lui non proprio congeniali. Non è una cosa da tutti”.
“Lascio un’azienda ovviamente diversa da com’era quando sono arrivato – conclude Piero –, molto più organizzata e tecnologicamente avanzata. Ma c’è una cosa che, invece, non è mai cambiata in tutti questi anni: l’aria positiva che si respira qui, è sempre stato un bell’ambiente, un bel clima aziendale con una grande armonia. Grazie a tutti davvero”
E a noi, in cambio, non resta che dirti: ciao “King” e grazie a te per aver condiviso tutti questi anni con noi. Goditi il meritato riposo!